Aba Google map
Aba tel
Aba email
Aba
Aba
it
Header - Cartabianca.jpg

Massimo Morandi e Riccardo Cappelli

Cartabianca

Cartabianca-logo.jpg

Voi mettete i colori

Massimo e Riccardo hanno creato i locali Cartabianca. Non solo un modo di dire ma una vera e propria filosofia aziendale che pone il cliente sempre al centro. E’ lui ad avere foglio, tavolozza e fantasia

Una storia a colori scritta partendo da un foglio bianco. O meglio da una carta bianca. Riccardo chef, Massimo agente immobiliare. “Io e Riccardo ci siamo conosciuti tramite il mio lavoro,”spiega Massimo“gli ho venduto la casa dove abita adesso a Campi Bisenzio.” Un incontro fortunato e folgorante che ha risvegliato sogni, idee e progetti. “La mia idea era diversificare gli investimenti che provenivano dall’immobiliare mentre lui aveva voglia di misurarsi con una nuova avventura.” 

E così oggi i due gestiscono con successo sei locali in Toscana: Calenzano, Novoli davanti al tribunale, via Panciatichi a Firenze Nova, Prato in via Valentini, Osmannoro, e l’intimo ristorante a San Mauro a Signa all’interno della Misericordia.

Riccardo è stato chef dagli anni ‘90 fino ai primi 2000. “Nel 2001 ho puntato poi sulla pasticceria gestendo due locali nel centro storico di Firenze. Un’esperienza che ha aumentato la mia sensibilità nel mondo dell’impresa. Ma non ho mai perso la voglia di mettermi il grembiule. L’incontro con Massimo è avvenuto quando ero rimasto senza occupazione e da subito ho capito che sarebbe stata una bella opportunità.”

Come arriva il nome Cartabianca?“Secondo noi,”continua Riccardo“funzionano molto bene i modi di dire, rimangono immediatamente impressi nella mente. Oltre a questo volevamo un nome che suggerisse un contenuto. Il cliente è al centro e il bianco rappresenta lo sfondo perfetto per ogni colore che vorrà. Nelle sue richieste ha carta bianca. Da qui il battesimo dei locali che poi si è tradotto in uno stile del tutto riconoscibile.”

A questo punto ci serviva un partner, un professionista che progettasse un concept adeguato, che traducesse in realtà i nostri sogni creando, oltre a dei locali che fossero di estrema funzionalità, anche dei locali che trasferissero delle sensazioni importanti ai nostri futuri clienti. Ci siamo guardati intorno facendo uno screening delle più importanti aziende nazionali del settore, ma anche di studi di progettazione. Dopo diversi colloqui e visite la nostra scelta si è focalizzata su Aba arredamenti, azienda storica con un infinità di referenze di gran livello sul nostro territorio. Scelta dettata in primis dal progetto innovativo e di gran fascino, a cui è seguito un concept curato personalmente da Massimo Giaccherini, con il quale abbiamo instaurato un bellissimo feeling per una  collaborazione a 360 gradi. Ci ha poi conquistato la produzione  Aba  di estrema qualità, con una customizzazione di tutte le parti di arredo, comprese le parti refrigerate, elementi importantissimi per l’ottimizzazione del lavoro e dei dipendenti in tutti i nostri locali. Una  produzione assolutamente non comune alle altre aziende visitate.”

Massimo spiega che ormai da 7 anni, da quando il primo locale è stato aperto, è stata creata una formula che, dalle materie prime alla ricerca del personale, cerca di rispettare un’idea ben precisa di fare ristorazione. Sfogliatelle, torte, mignon, frolle, panini, insalate, prime piatti. Tutti i prodotti, realizzati artigianalmente, hanno la medesima importanza e cura a Cartabianca. La cucina rispetta la tradizione e la cultura del cibo unendole alla contemporaneità. La giornata inizia con la colazione, momento indispensabile per avere la giusta carica. Prosegue poi con il pranzo che può essere veloce o più formale per finire poi con l’immancabile rito dell’aperitivo, il modo migliore per concedersi una pausa di sorrisi e relax. Formule vincenti dal risultato tangibile. “Abbiamo ricevuto, da parte della Repubblica italiana, un attestato come miglior pasticceria dal format innovativo. E in questo  Massimo Giaccherini di  Aba ha dato il suo determinante contributo”.

“Cartabianca? Secondo noi funzionano molto bene i modi di dire, rimangono immediatamente impressi.”

Cominciammo a guardarci intorno nel 2005,”ricostruisce Riccardo“quando partimmo con il progetto. Andavo in giro per molti locali fiorentini e quando chiedevo chi aveva arredato i locali che avevo preso come modello usciva sempre il nome di Aba. Così nel primo punto vendita di Calenzano, nell’impegnativa facoltà di moda e design, ci avvalemmo per la prima volta del loro aiuto. Non era una sfida semplice ma loro riuscirono a valorizzare moltissimo la nostra start up.”

La richiesta era un locale che potesse stupire,” spiega Massimo senza girarci tanto intorno. “Era un locale all’interno di un polo universitario di design. Massimo Giaccherini ha capito subito le nostre aspettative. Una frase che ci ha fatto sorridere l’ha detta una mattina un professore commentando che era atterrata una splendida astronave all’interno dell’università. E tutt’ora, nonostante siano passati 7 anni, il locale ha linee ancora moderne e attuali.”

La scelta del bianco, del lineare, delle eleganti vetrine per far risaltare il cibo. “Abbiamo letteralmente incorniciato l’alimento,” dice Riccardo“non abbiamo un prodotto di riferimento. Ma abbiamo la presunzione di averli tutti! Amiamo la semplicità di antichi sapori che adattiamo ai cambiamenti. La scommessa è quella di dare “carta bianca” al cliente, capire gusti ed esigenze e cercare di accontentarlo. Con passione e rispetto.”

LOCALI

› Cartabianca 1  |  Calenzano (FI)

› Cartabianca 2  |  Firenze

› Cartabianca 3  |  Firenze

› Cartabianca 4  |  Prato

› Cartabianca 5  |  Osmannoro (FI)

› Cartabianca 6  |  San Mauro a Signa (FI)