Simone Arnetoli & Laura Tosotti
ToscaNino
Assaporando la Toscana
Con ToscaNino Simone e Laura hanno voluto internazionalizzare i prodotti tipici toscani coinvolgendo oltre 150 produttori d’eccellenza. Ristorazione al centro ma anche artigianato e arredo.
Imprenditore di prima generazione, ristoratore per passione. Simone Arnetoli è il volto e l’anima dietro ToscaNino. Insieme a sua moglie Laura che ha arricchito il progetto con gusto e creatività. “Ho cominciato 25 anni fa con l’attività di catering Galateo. Poi una piccola grande intuizione,” ricostruisce Simone. “Passeggiavo per New York e notai un locale con l’insegna Pizzeria Toscana. Mi suonava strano. La pizza per eccellenza non è forse napoletana? Invece compresi che era il brand Toscana a fare la differenza.” E così parte un piano per dare vita a ToscaNino: due nomi tipici del territorio che, legati insieme, sono garanzia di qualità. L’attività vera e propria nasce tre anni fa, un progetto con la ristorazione al centro per portare l’eccellenza della cucina toscana fuori dalla regione. Ma ToscaNino non è solo gustosi prodotti gastronomici, la toscanità è espressa da molti altri artigiani e produttori.
“Le ceramiche di Montespertoli, i coltelli di Scarperia, i marmi di Carrara, la paglia di Firenze, le lane del Casentino, il rame, i cesti di Buti, i vetri di Empoli, la pelle di Santa Croce, lini, tessuti, candele, la terracotta dell’Impruneta, i cristalli di Colle Val d’Elsa. Oltre 150 produttori di eccellenze che non hanno mai snaturato la purezza del loro brand.”
Il cliente che arriva da ToscaNino oggi si trova di fronte dei ristoranti/caffetterie in cui, oltre a consumare, può scegliere dagli scaffali i prodotti che lo interessano e portarseli a casa.
Ad affiancare questa formula c’è anche ToscaNino Academy, un’accademia a tutti gli effetti in cui viene formato il personale che spesso non ha origini toscane, per trasmettergli notizie, competenze e una passione tutta toscana. “In più organizziamo corsi di cucina, masterclass e eventi a tema.” Progettando ToscaNino Simone fa la conoscenza di Massimo Giaccherini, grazie ad un incontro di lavoro. Fin da subito c’è un feeling positivo. “Dal momento che ci tenevo molto che tutto fosse “made in Tuscany”, gli arredi non potevano essere l’eccezione. Abbiamo approfondito la conoscenza con Aba, un’azienda strutturata che è sul mercato da molti anni e che è già alla terza generazione. Questo ci è piaciuto fin da subito: longevità è già sinonimo di qualità.” Visitando l’azienda aretina Simone rimane piacevolmente sorpreso dalla grande capacità produttiva “integrata”: tutto il prodotto è realizzato in ditta, dalla falegnameria alla verniciatura, dall’acciaio alla vetreria.
“Questo permette una garanzia su un prodotto davvero sartoriale. Lavorare con la famiglia Giaccherini è un piacere, è nato subito un rapporto di amicizia. Nella fase finale dei lavori, ci ha seguito molto Rebecca, figlia di Massimo, che ci ha dedicato attenzioni particolari, ci ha seguito in maniera costante e puntuale.”
Da ToscaNino l’esperienza da offrire al cliente si prefigge di allietare tutti e 5 sensi: colori, profumi, sapori, materiali e musica della tradizione toscana.
“Non abbiamo mai pensato a ToscaNino come ad un ristorante o un locale, piuttosto volevo che somigliasse ad un’abitazione, una dimora dove accogliere e ospitare amici.”
“Quello che non volevamo era realizzare un locale asettico,” interviene Laura Tosetti, moglie e socia, che, disegno dopo disegno, ha comunicato l’atmosfera che voleva far respirare ai suoi clienti. “Non ho mai pensato a ToscaNino come ad un ristorante o un locale, piuttosto volevo che somigliasse ad un’abitazione, una dimora dove accogliere e ospitare amici.” Linee guida rintracciabili nei vari punti vendita sono il bancone del bar realizzato con vecchie botti in cui si vede ancora il tipico color vinaccia rilasciato nel tempo dalle uve. Poi la cucina gastronomica, quella con la dispensa di una volta, realizzata da Gullo. Nella sala di ogni locale ci sono poi legni e tavoli diversi e piccoli tocchi di artigianalità e fantasia. Colori decisi con tinte calde, quelle della terra: verde cipresso o olio nuovo, terra di Siena, giallo maizena. Sedie Toscane “vestite da sera”, mobili tradizionali ripensati, corpi illuminanti ideati e realizzati con antichi oggetti. “C’è differenza anche nella scelta dei legni poiché anche i mobili devono essere materici,” puntualizza Laura.
All’inizio Simone e Laura pensavano di indirizzare il lavoro esclusivamente o quasi all’estero, poi le cose sono andate diversamente. “Due anni fa abbiamo aperto a Milano, a Porta Venezia, dove volevamo testare la formula. L’anno scorso abbiamo dato vita ad un altro locale all’ultimo piano della Rinascente a Firenze. E, nel luglio scorso, un bistrot e un ristorante nel centro commerciale The Mall, nell’hinterland fiorentino.” Il futuro di ToscaNino sarà comunque fuori dai confini nazionali, sempre a fianco di Aba. Intanto i loro partner toscani, che già vivono e lavorano all’estero, sono in bramosa attesa per far partire questa nuova tappa del progetto. Bordeaux, Amsterdam, Londra e Berlino sono le città in cui ToscaNino ha già un piede e dove si prepara a sbarcare.
“Dal momento che ci tenevo molto che tutto da ToscaNino fosse “made in tuscany”, gli arredi non potevano essere l’eccezione."
LOCALI
› Regina Bistecca | Firenze
› Tosca&Nino | Milano
› Tosca&Nino | La Rinascente | Firenze
› Tosca&Nino Bistrot | The Mall | Leccio (FI)
› Tosca&Nino Casa Colonica| The Mall | Leccio (FI)